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Albino Armani vice il "Global Best of Wine Tourism"

di V.F.

Albino Armani Viticoltori dal 1607 si aggiudica il Global Best of Wine Tourism Award, premio organizzato dal celebre network Great Wine Capitals, la rete delle Grandi Capitali del Vino. La storica azienda familiare originaria della Vallagarina era stata nominata a inizio novembre tra i finalisti dal prestigioso concorso internazionale, che celebra l’innovazione e l’eccellenza dell’enoturismo, cui la provincia scaligera ha aderito tramite la Camera di Commercio di Verona.

A portare Albino Armani in finale, al fianco di altre sei affermate realtà del Veronese che hanno vinto nelle relative categorie, sono state le politiche di sostenibilità che, da sempre, caratterizzano ogni aspetto produttivo delle sue tenute. Un valore che arricchisce in maniera importante anche la proposta turistica aziendale, che, persino nel 2020, non si è arrestata. Tutt’altro. Grazie alla collaborazione di Federico, figlio Albino Armani ed Egle Capilupi – moglie e braccio destro del viticoltore cresciuto in Valdadige e follemente innamorato della sua terra – l’azienda conferma il suo impegno nella promozione di un “turismo del territorio”, che parli dell’identità del luogo e che dia l’opportunità di esplorarlo in base ai diversi interessi del turista, che siano enoici o più paesaggistici e sportivi.

“Accogliamo con gioia e soddisfazione questo prestigioso premio internazionale che giunge a coronamento di un grande lavoro svolto dalla nostra squadra” dichiara Albino Armani e continua “Posso dire con orgoglio che nell’anno che ha segnato l’industria del vino e del turismo a livello globale, abbiamo continuato a guardare avanti con speranza e ottimismo, in una direzione sempre etica e sostenibile e che valorizzasse il nostro territorio. Quando l’economia mondiale minacciava di fermarsi, abbiamo fatto nascere una NewCo, Futuri1607, funzionale alla strutturazione del rapporto con il cliente finale e in grado di dare forma alla nostra proposta enoturistica, all’e-commerce, alla formazione e alla comunicazione rivolta al B2C. Come Cantina, inoltre, co-partecipiamo da anni alla meravigliosa offerta enoturistica e sportiva dell’Associazione Visit Valdadige, progetto innovativo che promuove esperienze uniche nella nostra Valdadige, dal rafting, al climbing – per citarne alcuni - alle visite guidate in cantina. Infine, siamo lieti di aver raggiunto questo traguardo grazie alle nostre politiche di sostenibilità, categoria che ci ha portato in finale con altre sei aziende della provincia di Verona”.

Cosa significa “essere sostenibili” secondo Albino Armani? Un concetto quello di sostenibilità oggi inflazionato, reclamato a gran voce da più parti, sulla spinta dei cambiamenti climatici e, più recentemente, della pandemia globale del Covid-19.

Tutto parte dal legame con il territorio. E quanto più questo legame è indissolubile, tanto più forte è l’istinto e il desiderio di volerlo rispettare, proteggere e valorizzare. Sentimenti che portano coerentemente ad avere un atteggiamento responsabile in ogni aspetto produttivo - che si tratti della proposta enologica o del turismo esperienziale - e una visione più ampia di sostenibilità ambientale, che parla sì di buone pratiche agronomiche, ma anche di salvaguardia e di “sostegno” vero e proprio di tutto il territorio, attraverso un lavoro congiunto di chi condivide e vive uno stesso luogo. “Per possedere questo concetto di sostenibilità credo sia fondamentale appartenere a un territorio e sentirlo tuo”, dice Albino. “Questo approccio non dovrebbe limitarsi al proprio vigneto, ma dovrebbe invece essere condiviso da tutti i player della filiera – e non solo - e promosso a livello collegiale: una vera e propria idea di “sostenibilità sociale” e di difesa ad ampio raggio, concreta e tangibile, che porti a un risultato comune”.

Un esempio concreto è rappresentato dalla bellissima pista ciclabile a disposizione dei turisti e dei cicloamatori, che percorre i vigneti di proprietà che da Volargne (VR) arrivano a Borghetto in Trentino: 30 km che svelano, tra castelli medievali e panorami mozzafiato, tutte le bellezze nascoste della Valdadige. Ettari vitabili che sono stati consapevolmente destinati alla valorizzazione del territorio.

Ma prima di arrivare ad una conversione della collettività, il punto di partenza resta certamente l’atteggiamento del singolo. Sono tanti i progetti che parlano di sostenibilità in casa Armani, a partire dalla costruzione di cantine a basso impatto ambientale e dal marchio SQNPI – Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata che certifica tutti i vigneti di proprietà, fino alla tenuta biodinamica Casa Belfi nella Marca Trevigiana (meta di un percorso che inizia con l’enologo Maurizio Donadi alla fine degli anni ’90) e al recupero – sempre in un’ottica di salvaguardia territoriale – di varietà ancestrali locali, fino a pochi anni fa a rischio di estinzione, come la Foja Tonda (oggi reinserita tra le varietà ammesse alla coltivazione e inclusa nella DOC Terradeiforti), e la Nera dei Basi. Solo per citarne alcuni.

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