Correva l'anno 1974: nasce la rivista
di Paolo Pilla
Anno colmo di eventi il 1974, talvolta belli talaltra brutti, ma che hanno significativamente lasciato il segno.
Era un momento difficile. Cessate da poco le ostilità tra Israele Egitto e Siria, i Paesi arabi ridussero le esportazioni di petrolio, e aumentarono di molto i prezzi. Avevamo la consapevolezza della fragilità del nostro sistema produttivo, che necessitava di rifornimenti dell’energia provenienti da quelle zone, le più instabili del pianeta. Fu crisi energetica, che si manifestò anche sul sistema industriale del nostro Paese, con le conseguenti politiche di austerità. Abbiamo provato a sentire freddo, preoccupati, sempre attenti alle notizie su quanto accadeva in Italia e nel resto del mondo. Fortuna volle che dopo un po’ i membri dell’OPEC aumentarono l’estrazione di petrolio, questo causò la calmierazione del suo prezzo, e gli italiani tirarono un respiro di sollievo.
Ed ecco gli altri accadimenti. L’anno si aprì con una notizia che fece scalpore: il procuratore generale di Roma fu accusato di aver favorito il mafioso Frank Coppola; a marzo Sanremo proclamò Iva Zanicchi vincitrice del Festival con Ciao cara come stai; e a Xian, in Cina, un contadino rinvenne alcune statue, che formarono poi l’Esercito di terracotta.
Ad aprile un’alluvione devastò il Brasile con 4000 morti; in Portogallo i cosiddetti Capitani d’Aprile provocarono la Rivoluzione dei Garofani, che instaurò la democrazia. A maggio in Irlanda i protestanti dell’Ulster fecero esplodere bombe a Dublino uccidendo 34 civili; l’India mise in atto il primo test nucleare; a Brescia esplose una bomba in piazza della Loggia, morirono 6 persone. In giugno ad Atlanta negli USA un giovane di colore uccise la madre di Martin Luther King; ad agosto una bomba esplose sul treno “Italicus” a San Benedetto Val di Sambro.
A settembre viene scoperto un satellite di Giove.
Dopo cinquant’anni, ne abbiamo ricordato qualcuno di questi eventi, ce ne sono stati molti altri, e come sovente accade, più brutti che belli. Abbiamo lasciato di proposito il vino fuori del contesto di notizie da allora succedute , ma il 1974 ebbe un evento a noi particolarmente gradito: vide venir alla luce “VIN VENETO” oggi “TASTE VIN”, la rivista che in tutti questi anni ha accompagnato gli appassionati cultori dell’enogastronomia. La rivista proprio oggi compie cinquant’anni, la salutiamo con questo pensiero, affine all’incredibile capacità evolutiva dei grandi:
Il vino non significa solo duro lavoro, è convivialità, è tradizione, musica e cultura.
È l’allegria che frena tutti i pensieri per rimandarli a domani!!!
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