Elena Marocchi: inedite ricerche
di Saverio Simi de Burgis
Elena Marocchi si affaccia in punta di piedi, con discrezione e la delicatezza che contraddistingue il suo animo gentile e la sua sensibilità al mondo dell’arte. Certo in un mondo dove ogni uomo è, o si crede, un artista, secondo le indicazioni suggerite da Andy Warhol e poi più manifeste e proclamate da Josefh Beuys, il suo pacato modo di approcciarsi all’arte non può che suggerire incentivo e una decisa spinta a condividere tale scelta. Elena Marocchi accetta l’invito evidenziando da subito, ovviamente, un notevole impegno ma mantenendo sempre la sua congenita discrezione. Così è stato quando dopo aver concluso gli studi di giurisprudenza all’Università, dopo essersi sposata e dopo aver intrapreso la sua attività professionale, ha potuto assecondare, finalmente libera dagli impegni che si era prefissa di raggiungere, la sua vocazione di sempre, di dedicarsi all’arte in tutte le sue varie forme creative, ma concentrandosi prevalentemente sulla pittura.
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