Daniele Salvagno al vertice di Coldiretti Verona
di P. P.
Cambio al vertice della Col-diretti di Verona, organizzazione che conta circa 16.000 soci, 14 sedi dislocate su tutto il territorio scaligero, 61 recapiti settimanali (su un totale di 98 comuni) e circa 170 dipendenti (Coldiretti Verona e Impresa Verde Verona).
Daniele Salvagno, titolare, unitamente al fratello, Lorenzo, e alle sorelle, Valeria e Paola, della impresa olivicola e olearia Redoro Frantoi Veneti di Grezzana (VR) produttrice di olio extravergine di oliva. Salvagno, è infatti stato eletto presidente, a maggioranza, dall’assemblea dei presidenti di sezione.
Succede a Claudio Valente che aveva ricoperto il medesimo incarico da dicembre 2012, imponendo all’organizzazione, con grande impulso innovativo e dinamismo, la valorizzazione e la difesa identitaria, tra l’altro, delle pregevolezze agroalimentari della regione.
Contestualmente è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo composto da Giovanni Aldrighetti (Negrar), Andrea Bedoni (Zevio), Sandro Brunelli (Cerro), Filippo Carrarini (Soave), Franca Castellani (Verona), Luca Faccioni (Legnago), Valentino Gambaretto (Cologna Veneta), Simone Lucchini (Caprino Veronese), Alessandro Lunardi (Soave), Giorgio Luca Marconi (Nogara), Massimo Marcomini (Villafranca), Silvia Marcazzan (San Giovanni Ilarione), Flavio Poldi (Isola della Scala ), Michele Rodin (Villa Bartolomea), Davide Ronca (Bussolengo), Claudio Valente (Cerea) oltre che da Alex Vantini, delegato Giovani Impresa; Chiara Recchia, responsabile di Donne Impresa e Giorgio Vicentini, presidente di Federpensionati, Dolieri Armando, rappresentante del personale, Chiavegato Stefano, Presidente Associazione provinciale Terranostra, Guarise don Maurizio (Consigliere Ecclesiastico)
Nella passata settimana, poi, il Consiglio Direttivo ha proceduto alla elezione della Giunta Esecutiva e del vice presidente che affiancherà Daniele Salvagno nel proprio ruolo, si tratta di: Castellani Franca (Vice Presidente), Bedoni Andrea (Zevio), Carrarini Filippo (Soave), Gambaretto Valentino (Cologna Veneta), Marconi Giorgio Luca (Nogara), Marcazzan Silvia (San Giovanni Ilarione). Dirigenza, che guiderà l’Associazione per i prossimi cinque anni, alla quale competerà l’onere di gestire l’organizzazione in una fase complessa per quanto riguarda il futuro dell’agricoltura italiana e del suo patrimonio di produzioni agroalimentari d’eccellenza.
Ma chi è, Daniele Salvagno, 48 anni, sposato con due figlie: dal 2013 è presidente di FederDop olio, oltre che componente di Giunta di Unaprol, la più importante organizzazione olivicola nazionale.
Sicuramente, ‘figlio’ della nuova professionalità che sta cambiando il volto del settore primario al pari di quanto ha saputo fare, con l’aiuto del fratello e delle sorelle, con la Redoro Frantoi Veneti, produttrice esclusivamente di Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP, Veneto-Valpolicella DOP biologico e 100% italiano con propri frantoi sul territorio. Un processo che ha contribuito non poco a fare di questa impresa una delle più dinamiche espressioni dell’olivicoltura e della produzione olearia di pregio dell’intero Nord Est d’Italia.
«Non sarà facile succedere a Claudio Valente che, con grande intelligenza e dinamismo a saputo operare per la valorizzazione della nostra organizzazione e della stessa agricoltura veronese. – ha sottolineato il neo presidente al momento del suo insediamento – insieme e con le esperienze maturate dalla dirigenza dell’Associazione, coordinata dal direttore Giuseppe Ruffini, sarà prioritario per tutti l’onere per recuperare il protagonismo dell’impresa agricola veronese e veneta, in tutte le filiera agroalimentari, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione dei prodotti, in una chiave moderna, sostenibile e con alto valore aggiunto anche per il consumatore finale. Le sfide che ci attendono sono molte e tutte importanti per il futuro del nostro primario, specie per quanto riguarda, come ha saputo fare il presidente Valente nel corso del suo mandato, nell’impegno di recuperare e intensificare il rapporto con i cittadini consumatori che sono i primi interlocutori e sostenitori del progetto grande progetto portato avanti dalla Coldiretti nel portare avanti la filosofia del ruolo reale che il sistema agricolo può e deve avere, a livello reddituale e occupazionale, nell’ambito dell’economia nazionale e europea».
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