L’Artista Elio Mazzella
di Nino D’Antonio
Elio Mazzella è figlio d’arte. Il suo percorso formativo lo ho portato alla laurea in Giurisprudenza. Ma la sua forte pulsione verso Il mondo dell’arte lo ha condotto a seguire le orme del padre, a sua volta allievo di Michele Cammarano. La carriera di Elio Mazzella è costellata da numerose partecipazioni a mostre espositive di alto livello, tra cui si ricorda, a Roma, quella del 1966 al “Palazzo delle Eposizioni”. Seguono Napoli, “Galleria Schettini” nel 1975; Brescia, “Abba” nel 1976; e ancora Napoli, “Zodiaco” nel 1977. Sarà a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti nel 1981; a Roma all’XI Quadriennale nel 1985; e a Castelfranco Veneto, Casa del Giorgione nel 1989. “Premio Cagli” (I premio) nel 1989; poi a Madrid, in occasione della IV Mostra Internazionale nel 1991; a Roma, a San Michele a Ripa sempre nel ‘91; a Castel Sant’Angelo, nel 1997; a Celano (AQ), per la XV Triennale d’Arte Sacra, nel 2000. Quantomai ricco il corredo critico: da Palma Bucarelli ad Argan a Venturoli a Solmi, fino a Carlo Levi. Assai interessante e originale la sua ricerca sui cementi, materia principe della civiltà industriale. Ha partecipato alla 54° “Biennale di Venezia”, e nel 2010 è stato inserito nel ristretto gruppo di artisti presenti al Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo, Napoli. Dal 1990 si è dedicato anche alla scultura ed ha realizzato molte opere, utilizzando reperti bellici dell’ultimo conflitto. I suoi Fantasmi della guerra hanno riscosso particolare successo da parte della critica più qualificata.
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