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Anna Caruso: spazio fisico

di A. T.

Dopo il diploma di liceo classico, Anna Caruso ha studiato pittura e restauro all’Accademia di Belle Arti di Bergamo, laureandosi nel 2004. Durante gli anni successivi ha iniziato la sua ricerca sullo spazio individuale e fisico, elaborando immagini pittoriche con sovrapposizioni di significati e di livelli. La precisione degli studi sul restauro di tele e tavole ha maturato una particolare cura del dettaglio pittorico, che si riflette nella dissolvenza e nella trasparenza tra i soggetti di indagine. Il lavoro di Anna Caruso si muove intorno al dialogo tra spazio fisico e memoria, intessendo trame pittoriche che spaziano dagli studi di fisica quantistica ai concetti filosofici del vuoto e dell’essere. La personale di Anna Caruso del 2012 “C’ero, una volta” presso E-Lite StudioGallery di Lecce verteva sulla decontestualizzazione del soggetto e la ricontestualizzazione in ambiti differenti e simultanei. Nel 2014 ha lavorato su linee spaziali e architetture mentali, con figure sospese alla ricerca di un’identità propria e di una stabilità incerta, dialogando con la tela bianca e lo spettatore, nelle due personali: “Tetris” allo Studio d’Arte Cannaviello di Milano, “L’orizzonte degli eventi” alla Galleria Interno 18 di Cremona.

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