Prà delle Torri: il golf a Caorle
di Paolo Pilla
Situato a soli sette chilometri dalla splendida cittadina di Caorle, e noto come Prà delle Torri, con il suo luminoso affaccio sul mare, il Campo è invitante. Le piacevoli diciotto buche Par 72, permettono il gioco in tutte le stagioni. A completamento, il Campo pratica con numerose postazioni, i Driving Range, Putting e Pitching green. Se interessato, il golfista può anche usufruire di tutti i servizi offerti dal Centro Vacanze Prà delle Torri nel suo omonimo villaggio, con parco acquatico e piscina olimpionica. Fondato nel ‘91, è graziosamente adagiato accanto al mare Adriatico, di cui gode la salubre aria. Il disegno, opera degli architetti Marco Croze e Lucio Piccoli, è indovinato per quest’ambiente, e a tratti sorprende. Il fondo, sempre molto curato e leggero, perdona qualche colpo male assestato.
Spingendo lo sguardo fuori del Campo, il territorio caorlotto trasuda storia, con le numerose tracce dell’insediamento paleoveneto risalente all’età del bronzo. Nel periodo romano poi, il porto di Caorle, Portus Reatinum, era il maggior porto dell’Alto Adriatico, al servizio di Opitergium e di Julia Concordia. Oggi, il porto peschereccio di straordinaria attrattiva è nel cuore della città, e Porto S. Margherita (già Porto delle Donzelle) alla foce del fiume Livenza, è darsena di rilievo, con le sue porte vinciane che lo tutelano dalle avversità. Il porticciolo è teatro di numerose regate veliche, di cui la “Cinquecento x 2” è la più famosa. La rievocazione del “Ratto delle donzelle veneziane” avvenuto nel 943 per opera di pirati della vicina costa dalmata, viene talvolta celebrata con un’emozionante regata storica anche a memoria della fiorente attività di pesca, per anni unica fonte di vita. Ogni anno, a settembre, ha luogo la tradizionale Festa del pesce.
Di estremo interesse sono poi le località limitrofe: -Concordia Sagittaria “Iulia Concordia” (Sagittaria è appellativo ascrivibile al fatto che nell’800 vi si forgiavano le frecce), importante centro dell’antica Roma fondato nel 42 a.C. all’intersezione della Via Annia con la Via Postumia;
–Eraclea, l’antica “Melidissa” poi “Heraclia”, che per un periodo fu capitale della Serenissima, conosciuta in tempi più recenti come “Grisolera”.
Passata Roma, le sorti di Caprulae si legarono alla Repubblica Veneta, che dopo Chioggia aveva in essa l’isola maggiore. Governata da un podestà, era Reggimento del Dogado nella Serenissima Repubblica, in cui visse anni felici.
Chi a Caorle intende soggiornare, oltre al divertente Campo da Golf potrà godere di escursioni in barca nella natura incontaminata della Laguna, la Valle Grande già territorio di caccia della nobiltà veneziana, con i tipici casoni. Qui Ernest Hemingway trovò ispirazione per il romanzo “Di là del fiume, tra gli alberi”. Stimolante è la passeggiata tra le calli e i campielli di Caorle, cittadina cui sono sentimentalmente legato. Centro di pescatori dal forte richiamo di Venezia, era un tempo attraversata da una rete di canali, ora interrati i (Rio terà). Fino a qualche anno fa era interessante recarsi al mercato del pesce, seguire le contrattazioni che dovevano svolgersi celermente. Erano straordinariamente pittoresche, condotte in modo suggestivo, lo stesso di un secolo fa. È magnifica la cattedrale di stile bizantino-ravennate, edificata nell’XI secolo su una preesistente basilica paleocristiana. Il campanile cilindrico, inclinato, alto 48 metri, è unico col suo armonioso alternarsi di bifore, monofore ed eleganti colonnine.
Tornando al Campo, è sempre con gioia che ricordo il Campionato Pulcini in cui ebbi il piacere di dare il mio contributo di arbitro nel lontano 2008. A vincere quel Campionato, furono due promesse del Golf: Biancamaria Fabrizio per le ragazze, e Domenico Geminiani per i maschi. Ebbi l’opportunità di seguire da vicino la Fabrizio durante il torneo, ne vissi le emozioni, ne apprezzai le doti, e capii che avrebbe avuto successo nella vita. E infatti così fu, sempre maggiori successi hanno mietuto entrambi, collezionando vittorie in Italia e nel mondo. Di Geminiani ricordo il fantastico eagle con cui concluse la buca undici durante quel campionato: fatto un bel driver, avrebbe potuto seguire in sicurezza il tracciato del percorso, scelse invece di passare attraverso lo spiraglio degli alberi che sovrastavano il lago. Grande! Palla a un metro dalla bandiera! Eagle! Tanti gli applausi! Il Campo non è difficile, anche se alcune buche impongono un’attenta strategia, come questa citata, in cui emerge la determinazione. Altra buca spettacolo è la quattordici: il green è un’isoletta. Arrivare con un colpo è certo possibile, magistrale è far arrestare la palla sul green. Quando la palla tocca terra senza il necessario backspin, è molto facile che finisca in acqua. Le nove buche costruite per prime sono molto belle, ma di fascino son diventate anche le seconde, con gli alberi che, ormai cresciuti, creano spunti molto interessanti. È spettacolo la sei, con il tee di partenza adiacente alla spiaggia. D’inverno è piacevole giocarci, perché il freddo è mitigato dal mare. Nella buona stagione le alberature diffondono le loro essenze, agganciate al profumo del mare. In piena estate le brezze marine non fanno avvertire la calura, semmai, quando spirano intense, rendono il percorso più tecnico e impegnativo.
Una ricchezza del Club, l’eccellente segretario sportivo: Anna Piccolo, attenta, gentile, capace.
Salvo in piena stagione, (altrimenti non si può vivere dice Anna), il Circolo pratica tariffe moderate e tante promozioni, al fine di favorire l’approccio al Golf per tutti.
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