La prima "oasi apistica" nelle Tenute Tomasella
di L.B.
A Mansué, in provincia di Treviso, in un territorio a cavallo tra la DOC Friuli e la Prosecco DOC Treviso, si trova Tenute Tomasella, l’azienda vinicola ha un’estensione di 50 ettari vitati, di cui 10 in Friuli e 40 in Veneto. I vini di Tenute Tomasella sono espressione di un equilibrio perfetto tra le diversità di questi territori.
La famiglia Tomasella porta avanti da oltre 50 anni la tradizione produttiva rispettosa di ciò che la terra può offrire, con l’obiettivo di creare una viticoltura quanto più sostenibile e vini che esprimano nelle loro caratteristiche i territori da cui nascono. Sin dalle origini della tenuta, la sostenibilità ambientale è stata tra i principi alla base della filosofia aziendale in cui storia, innovazione e sperimentazione s’incontrano alla ricerca di un equilibrio sostenibile tra terra e vite. Un percorso ideale che diventa oggi anche formale con un procedimento di conversione al biologico che dovrebbe completarsi al termine del 2026. “La conversione dei vigneti a questo tipo di coltura è stata per noi una scelta importante ed in linea con la nostra filosofia aziendale, una decisione consapevole e fortemente voluta, che ci mette in prima linea come custodi della terra e delle generazioni future”, dichiara Paolo Tomasella che continua “un ulteriore impegno della nostra cantina verso un futuro sempre più sostenibile è l’adesione a Saving Bees e Centoboschi, insieme ai quali stiamo realizzando un progetto della prima oasi apistica arborea con un bosco per gli impollinatori, consapevoli che senza le api, non ci può essere vita”.
“Insieme a Saving Bees e a Centoboschi abbiamo creato un bosco che si estenderà per 1,7 ettari all’interno della nostra tenuta per il quale sono stati piantati già 550 tra alberi e arbusti, pensati come rifugio e nutrimento per gli impollinatori, in particolare per le api selvatiche. Siamo entusiasti e consci che solo il tempo potrà mostrarci i frutti di questo progetto, nel frattempo rimaniamo in trepidante attesa, godendoci lo spettacolo passo dopo passo”, conclude Paolo Tomasella. Le api, oltre a essere essenziali per la produzione di un terzo del cibo che consumiamo, svolgono infatti un ruolo vitale nel mantenimento della biodiversità. Proteggere questi insetti altruisti è una nostra responsabilità, per garantire la sopravvivenza del nostro pianeta. La missione di Saving Bees è la creazione di Oasi Apistiche, grandi aree destinate a prati fioriti permanenti, indispensabili per offrire agli impollinatori l’ambiente necessario per riprodursi e prosperare. L’impoverimento del territorio ha ridotto drasticamente queste aree, rendendo essenziale la creazione di punti ad alta biodiversità ricchi di fioriture. Per sostenere tali attività, i terreni devono essere estesi e dedicati permanentemente a prato fiorito, permettendo così alla natura di rigenerarsi nel tempo. Tenute Tomasella, sostenendo questo progetto e adottando famiglie di api, ha contribuito alla cultura dell’apicoltura e ad una nuova consapevolezza ambientale.
La storia di Tenute Tomasella ha inizio nel 1965, quando Luigi Tomasella fonda l’azienda vinicola a Mansué, in provincia di Treviso. Dopo oltre trent’anni di produzione di vino sfuso, l’azienda passa nelle mani del figlio Paolo, attuale proprietario, che rivoluziona la produzione portando, negli anni 2000, l’azienda a vendere la maggior parte del proprio vino in bottiglia. Da allora Tenute Tomasella porta avanti una produzione incentrata alla ricerca della migliore espressione qualitativa della propria produzione, con un approccio che cerca di essere quanto meno impattante possibile, nel rispetto della natura e della biodiversità.
Per questo, in vigna il lavoro è manuale per tutte le varietà, ad eccezione del Glera, con selezione delle uve in campo e diradamento prima della vendemmia. Grazie, quindi, ad uno stile di allevamento sostenibile in cui l’azienda crede sin dagli esordi, dalla vendemmia 2017 Tenute Tomasella ha ricevuto la certificazione SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), la certificazione che valorizza le produzioni agricole, ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata, realizzate cioè con processi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Dal 2021, inoltre, l’azienda ha avviato il processo di conversione al biologico, ed entro il 2026, tutta l’azienda sarà completamente convertita.
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