Il Sedano di Verona
di E. G.
Caro vecchio Sedano Rapa,
sei sempre stato nelle nostre cucine, sia quando c’era bisogna di una minestra rustica e popolana, sia quando si doveva inventare gustosi e fantasiosi contorni.
Per noi sei il “Sedan de Verona”, però, lo dico ma mi pento, sei stato adottato un po’ ovunque, tanta è la tua frequenza in trattorie e ristoranti, che ti esibiscono come specialità.
Ricordi quando ci hai suggerito di legarti alla salsa maionese .... , che gustosa trasgressione, .... pelarti e tagliarti a filettini, poi condirti con sale e succo di limone e, piano piano, aggiungerti e amalgamarti alla salsa maionese; in tavola, poi, tutti con insistenza chiedevano “ .... ancora .... ancora ....”.
Non c’è piatto che non ti possa accettare e la prova più difficile e convincente è quella di cospargerti in striscioline su pasta e fagioli ... come esalti tu i sapori non lo fa nessuno .....
Possiamo anche tagliarti a dadini, soffrigerti nell’olio o burro, magari con con un pò di cipolla e, a metà cottura, porti nel brodo bollente e unirti al riso ... ne uscirà un risotto da “leccarsi i baffi”.
E quando sei entrato nelle cucine
hai spiegato a quel cuoco saccente,
che sarai si impertinente,
ma i buoni piatti voglion te come ingrediente.
Caro Sedano Rapa,
che dire poi delle tue virtù di accendere fiamme di fuoco nei giovani cuori, hai sempre avuto quel malizioso pizzico di vecchio conoscitore del detto latino “sine Bacco et Cerere frigescit Venere”; si perché
gli innamorati ti hanno sempre cercato per rinvigorire e accrescere i loro ardori,
considerandoti, o Sedano Rapa, un alleato efficacissimo per i loro amori.
Pure la cara Giulietta si è servita di te per rianimare il suo Romeo, e dal “Sedan de Verona” al profumo di arrosto il passo le è stato fin troppo breve, ti ha aggiunto uno spicchio d’aglio, ti ha insaporito con il sale, poi nel forno, ed ecco i due innamorati rifocillarsi al lume di candela, ascoltando i gorgoglii dell’Adige ... ha pensato poi Sewpera ha rendere famosi questi tuoi favoriti e galeotti incontri. E che dire quando ancora ora lungo i canali di Venezia e nelle locande si mormora che eri te l’alleato di quel Casanova. Allora ti facevan ridere le alchimie dei gabba popoli che in San Marco propinavano la polvere del corno di rinoceronte; i “buoni frutti” di quel dongiovanni li riceveva da te, ideatore di quell’ars amandi, che ha fatto di lui archetipo di tutti i corteggiatori. Ma ci fermiamo qui, certi che se non conoscete ancora il Sedano Rapa, ovvero il “Sedan de Verona”, presto ne diventerete padroni ed esperti nella sue preparazioni culinarie.
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