Walter Davanzo: colori vivaci
di A.A.
Dopo la maturità scientifica, si iscrive al D.A.M.S. di Bologna con indirizzo pittorico, la vera passione dei suoi anni giovanili. Si interessa soprattutto all’espressionismo tedesco, sia nella pittura che nel cinema. Diversi viaggi lo portano a visitare famose gallerie di capitali Europee, per 5 anni ritorna in Francia soprattutto a Parigi, poi in Bretagna e in Normandia. Altri viaggi studio lo portano in Africa, nell’ area mediterranea, Kenya e Marocco rafforzando così il suo interesse per i segni primitivi, per il grafismo infantile, primitivo appunto.
Resta molto colpito dai dipinti di F.Bacon, Munch, Henri Manguin, Varlin, Enry Matisse, Kess Van Dogen, M. de Vlamick di come rappresentano sulla tela le vicende umane, e l’uso del colore.
Inizialmente espone in numerose mostre personali fotografiche in varie città Italiane, poi solamente mostre di pittura. Dopo una prima fase astratto-informale, indirizza la sua ricerca pittorica con forti componenti gestuali ad una figurazione libera e ingenua, fatta di immagini oniriche e grottesche tra sogno e realtà con riferimenti all’infanzia dando vita a delle figure di impianto fauve-espressionista. La sua è una continua ricerca dei segni dell’uomo nella natura e della sua esistenza, attraverso una pittura fotografica fatta di sequenze, didascalica, che riproduce fedelmente in forma pittorica. Figure con colori molto decisi, grafismo infantile, la gioia del vivere dell’uomo ma anche la tragedia nel divenire. Le tematiche sono cicliche: gambe, aerei, cani, paesaggi urbani, colonie, ritratti prevalentemente beige, indaco, nero, bianco, bitume di giudea e resina. Il voler recuperare tutti quei grafismi e vecchie fotografie, carte geografiche, spartiti musicali del bisnonno musicista, vecchie mappe catastali, carte vecchie, è una reviviscenza dell’infanzia perduta e ritrovata. Ricordiamo la personale del 2008 a Madrid all’Istituto Italiano di Cultura in occasione della NOCHE in BLANCO.
Collabora come Art Director all’Asolo Art Film FESTIVAL, Happiness, Replay, i-SENS, Rude Riders, Dhea, Meeting, Opificio Bikers, Technogel. Le sue opere si trovano nei musei e collezioni private, la documentazione dell’attività presso l’ASAC della Biennale di Venezia e presso Ludwig Forum fur internationale Kunst Bibliothek, Aachen.
Nella bibliografia va segnalata la presenza dell’artista nella collana “La Pittura nel Veneto, il novecento”, dizionario degli artisti, tre volumi Electa Milano.
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