Etile e Beppo: due grandi amici
di Annibale Toffolo
Quando si salutano delle persone care Li si ringraziano per le tante belle cose che ci hanno donato.
Avuto la triste notizia della scomparsa di Etile Carpenè, ho ricordato quando ci siamo conosciuti circa cinquant’anni fa in occasione del debutto di questa rivista che pubblicava un ampio servizio sul Prosecco. Il grande vino da Lui amato. Ha dedicato la sua vita ha questo nobile vino e alla sua terra, tramandando rispetto e dedizione, i valori fondanti dell’azienda di famiglia Carpenè-Malvolti, prima al mondo a produrre il vino spumante delle colline di Conegliano e Valdobbiadene.
Etile Carpenè ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cultura enologica, ispirando generazioni di studenti e professionisti con la sua passione e il suo impegno nel promuovere il rispetto per il territorio. Con le generazioni che si susseguirono, la Carpenè-Malvolti fu la prima a introdurre la parola “Prosecco” sull’etichetta. In questo, una grossa spinta si deve proprio a Etile Carpenè, figura chiave nel portare il Prosecco sulle scene internazionali, ampliando il mercato estero e sostenendo la visione di un vino che fosse non solo espressione di eccellenza qualitativa, ma anche simbolo di italianità e convivialità nel mondo. Ha saputo rendere contemporaneo un messaggio che il suo avo aveva già identificato in modo chiaro. Etile Capenè ha portato avanti la missione della Carpenè Malvolti, iniziata dal fondatore Antonio Carpenè già dal 1860. Antonio si impegnò per valorizzare il territorio e fondare un’azienda che avrebbe dato vita anche alla scuola enologica di Conegliano. La sua intuizione riguardo al potenziale Prosecco, oggi conosciuto come Glera, si è rivelata corretta: il vino è ora famoso in tutto al mondo e il territorio, grazie alla cura delle persone che vi sono rimaste, è stato riconosciuto come Patrimonio Unesco.
Il benessere economico generato ha permesso alle comunità di continuare a vivere e lavorare nella propria terra, preservandone la bellezza e l’integrità. Da sempre, accanto all’aspetto commerciale, quello dell’attenzione sociale è stato un tratto distintivo dell’azienda e delle persone che l’hanno guidata, come Etile Carpenè.
Ora avrei dovuto scrivere di un’altro caro e grande amico: Beppo Zoppelli, ma purtroppo lo spazio non è sufficiente per poterlo ricordare, lo farò sul prossimo numero dedicandogli una pagina come avrebbe meritato.
Annibale Toffolo
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