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Recantina & Tartufo del Grappa

di A.T.

Grande successo anche per l’ultima serata presso Locanda Baggio. 500 presenze totali e una lunga lista d’attesa confermano l’interesse per l’iniziativa. La Strada del vino Asolo Montello già al lavoro per la prossima edizione. Si è conclusa presso la Locanda Baggio di Asolo la rassegna del gusto “Recantina & Tartufo del Grappa”, percorso in sei tappe ideato dalla Strada del Vino Asolo e Montello.

Una iniziativa dedicata alla valorizzazione di due prodotti di nicchia del territorio, la Recantina DOC Asolo Montello e il Tartufo del Grappa, che è stata l’occasione anche per scoprire la ristorazione del territorio attraverso sei interpreti della cucina locale aderenti alla Strada del Vino: ALLE BETULLE (Crocetta del Montello), RISTORANTE CASA BEDIN (Cornuda), RISTORANTE BOOMERANG (Giavera del Montello), WINE HOTEL SAN GIACOMO (Paderno del Grappa), ANTICA OSTERIA MILORK (Nervesa della Battaglia) e LOCANDA BAGGIO (Asolo).

Ogni locale ha interpretato a tavola l’abbinamento tra Recantina Doc Asolo Montello e Tartufo del Grappa, componendo con armonia sapori e profumi di queste due eccellenze, rendendo ogni serata una vera esperienza gustativa e culturale: “Abbiamo voluto raccontare la preziosità del nostro territorio valorizzando due prodotti da poco riscoperti – spiega Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello – Recantina e Tartufo del Grappa, infatti, rientrano a pieno titolo tra i prodotti enogastronomici locali che, insieme al nostro patrimonio culturale e paesaggistico, possono contribuire allo sviluppo del turismo nei nostri territori. Per la zona MAB Unesco si parla di mezzo milione di turisti all’anno, il 30% dei quali sceglie quest’area attirato proprio dal comparto enogastronomico. E se il nostro Asolo Prosecco Superiore DOCG è sicuramente un richiamo a livello internazionale, ora è tempo di far conoscere l’immenso patrimonio che le nostre terre possono offrire”. In realtà, la valorizzazione di queste due produzioni è una sorta di ritorno alle origini, dato che la storia della Recantina Doc Asolo Montello e del Tartufo del Grappa parte da lontano. La Recantina DOC Asolo Montello, l’unico vitigno autoctono del Montello e dei Colli Asolani arrivato sino ai giorni nostri, è presente in queste terre fin dall’antichità, anche se la prima documentazione scritta risale al 1697, quando la Recantina veniva citata tra le migliori varietà coltivate nel trevigiano. Una fama durata per circa due secoli, fino a quando l’attacco della fillossera ne fece perdere quasi completamente le tracce.

Dimenticato per molti anni, il vitigno è stato recentemente riscoperto e ricoltivato grazie al lavoro di alcuni produttori. Oggi sono circa 20 gli ettari dedicati alla Recantina che, grazie a 14 cantine locali, danno vita ad altrettante etichette per un totale di 40.000 bottiglie immesse annualmente sul mercato.

Le più antiche testimonianze sul Tartufo nero del Grappa risalgono, invece, alla Repubblica di Venezia; addirittura, alla fine del Seicento, a Crespano del Grappa si teneva una fiera del tartufo locale e, in una guida datata 1780, compaiono le “tartuffole”, cioè i tartufi prodotti tra Cornuda e Romano d’Ezzelino. Purtroppo, il pesante disboscamento attuato nell’area del Grappa fino alla fine dell’800 e le successive devastazioni inflitte dalla Grande Guerra hanno modificato l’habitat naturale del tartufo, facendo quasi scomparire il delizioso fungo ipogeo. Oggi, dopo il graduale rimboschimento del Massiccio del Grappa e con l’impegno di un gruppo di amanti del territorio, il “Diamante nero” è tornato a farsi apprezzare in tavola, grazie all’associazione Tartufo del Grappa. Due le tipologie di fungo ipogeo presenti nella zona: lo scorzone estivo e l’uncinato. Attualmente sono 6 i raccoglitori attivi nella zona, la cui produzione annua si aggira sui 2 quintali con un prezzo medio di € 700 al kg per l’uncinato e di € 250 per l’estivo.

Un prodotto che si sta facendo rapidamente conoscere tra i palati gourmet, tanto da essere oggetto di valutazione anche da parte di Slow Food.

“Chiudiamo questa rassegna con grande soddisfazione sia in termini di critica che di numeri – conclude Rech – in totale sono state 500 le presenze registrate nelle 6 serate, ma le richieste di partecipazione sono state oltre 700, con più di 200 persone in lista d’attesa. Ora stiamo già ragionando sulla prossima edizione di Recantina & tartufo del Grappa, in particolare stiamo valutando se questo format, sei serate per sei ristoranti, sia la formula più corretta per dare il giusto risalto alle nostre preziose eccellenze”.

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